Lesioni meniscali, trapianto meniscale, legamento crociato anteriore, protesi unicompartimentale di ginocchio. Svolgo la mia attività in Italia e Spagna.
Il menisco è l’ammortizzatore articolare che più frequentemente si rompe nel nostro corpo. Può presentare una lesione traumatica o di tipo degenerativo. La prima è frequente negli individui giovani e molto spesso in relazione a concomitanti lesioni legamentose nel contesto di una distorsione di ginocchio. La seconda è correlata all’età, al peso ed all’attività di carico ripetitivo (sportiva o lavorativa) a livello del ginocchio. Alcuni tipi di lesione meniscale si possono riparare mentre in alcuni casi è necessario procedere ad una meniscectomia ovvero alla rimozione di parte del menisco lesionato. Oggigiorno tutte queste manovre chirurgiche sono realizzate mediante una artroscopia, ovvero un procedimento mini-invasivo che permette di visualizzare le strutture articolari del ginocchio mediante una telecamera che penetra nell’articolazione attraverso un accesso di meno di 1 centimetro a livello della pelle. Sono esperto nel trattamento di patologie meniscali poco frequenti e di difficile diagnosi come il menisco discoideo, il menisco ipermobile, le lesioni menisco capsulari (ramp lesion) e le lezioni della radice meniscale.
In alcuni pazienti la meniscectomia, ovvero la rimozione di parte della fibrocartilagine meniscale a seguito di una sua rottura, non è ben tollerata. Con gli anni il paziente sviluppa dolore progressivo e degenerazione cartilaginea. In questi casi si può procedere al trapianto di un nuovo menisco prelevato da un cadavere per restituire all’articolazione la sua integrità. Si tratta di un intervento tecnicamente complesso, che pochi chirurghi in Europa realizzano, e per il quale l’Ospedale presso il quale lavoro a Barcellona è centro di riferimento a livello mondiale. Spesso realizzo formazione in Italia insegnando a colleghi di tutto il Paese a realizzare questo tipo di tecnica chirurgica.
Durante l’attività sportiva la rottura del legamento crociato anteriore è molto frequente. In pazienti giovani ed attivi è indicata la sua ricostruzione chirurgica. A differenza di quello che si possa pensare non esiste una sola tecnica di ricostruzione. Io personalmente utilizzo più di 10 tecniche chirurgiche differenti per poter adattarmi alle diverse esigenze dei pazienti ma anche all’anatomia di ogni specifico ginocchio ed alle lesioni associate. È sempre più importante, oggigiorno, individualizzare la chirurgia ed offrire un trattamento specifico ad ogni paziente. Per questa ragione, nonostante sia un tipo di intervento realizzato in praticamente ogni ospedale, è consigliabile realizzare l’intervento in centri ad alta specializzazione e con chirurghi che realizzano un alto volume di questo tipo di chirurgia.
Le protesi articolari servono a sostituire le porzioni delle articolazioni che si sono degenerate con il tempo. Negli ultimi anni cerco sempre di più di conservare sempre di più l’articolazione del ginocchio ed è per questo che uso protesi unicompartimentali ovvero che sostituiscono solo un terzo della superficie dell’articolazione. È una tecnica che permette, soprattutto a persone giovani ed attive, una riabilitazione più rapida, meno dolorosa ed in alcuni casi addirittura un ritorno all’attività sportiva. Le protesi unicompartimentali non possono essere impiantate in tutte le ginocchia e solo un’attenta analisi può far capire quali sono i pazienti candidati a questo tipo di tecnica.